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Passeggiando lungo il Gianicolo a Roma, dopo la Chiesa di Sant’Onofrio, si nota sulla sinistra la celebre “Quercia del Tasso” alla cui ombra il poeta, durante gli ultimi giorni della sua vita sedeva a riflettere , un tronco ormai secco e annerito dal tempo, colpito da un fulmine già nel 1843.
Il 15 febbraio 1823 il sepolcro e la quercia del Tasso furono meta di Giacomo Leopardi durante il suo soggiorno romano, ove si recò a visitarli ed a piangere, come testimonia una lettera al fratello Carlo. 

 

Walking along the Janiculum in Rome, after the Church of Sant'Onofrio, you can see on the left the famous "Tasso's Oak" in the shadow of which the poet, during the last days of his life, sat reflecting; a trunk now dry and blackened by time, struck by lightning in 1843.
On February 15, 1823, the Tasso's tomb and the oak were visited by Giacomo Leopardi during his stay in Rome, where he went to visit them and to cry, as he wrote in a letter to his brother Carlo.