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La Chiesa di San Flaviano è il Duomo di Recanati e concattedrale della diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia. Il 12 giugno 1805 fu elevata alla dignità di basilica minore da papa Pio VI. La primitiva cattedrale fu costruita prima del Mille; di questa restano pochissime tracce nell'attuale cripta. Tradizionalmente dedicata a San Flaviano è attribuita al Patriarca di Costantinopoli, di cui nella cattedrale si conserva una reliquia arrivata dal porto di Giulianova, ma attualmente gli storici propendono per una primitiva dedica a San Flaviano di Ricina. Questi fu il primo vescovo della distrutta città romana di Helvia Recina, dalle cui ceneri è nata la stessa Recanati dopo il VI secolo. La struttura fu più volte rimaneggiata ed abbellita. Agli inizi del XIII secolo fu edificata una nuova chiesa, ricostruita poi dal cardinale Angelo da Bevagna tra il 1389 ed il 1412. L’antica architettura romanica fu trasformata in una più moderna struttura gotica. Gli interventi eseguiti nei secoli successivi, in particolare tra Seicento e Settecento, ne modificarono sensibilmente i caratteri determinando un graduale passaggio allo stile barocco e le conferirono l’aspetto attuale. Di particolare pregio è il soffitto ligneo a cassettoni che fu fatto eseguire dal cardinale Galamini e messo in opera nel 1620. L'abside fu abbellita con stucchi ed affreschi nel 1650: in questa occasione furono eseguiti il Martirio di San Flaviano, il martirio di Santa Paolina, l'Annunciazione, la Traslazione della Santa Casa di Loreto e la Natività della Vergine. Nel piccolo atrio che precede il “Sancta Sanctorum”, ci sono i sarcofaghi del Cardinale Angelo da Bevagna Vescovo dal 1383-1412, del vescovo Nicolò delle Aste da Forlì che iniziò il Santuario di Loreto (m. 1469) e del Papa Gregorio XII che rinunciò al papato e fu Vicario generale per la Marca (m. 1417). I due organi sono di inizio '900, quello di sinistra, a trasmissione pneumatica è della ditta Vegezzi Bossi del 1911 ed è posto nella cantoria in cornu Evangelii. Una lapide ricorda che vi cantò , da ragazzo, il celebre tenore Beniamino Gigli quando faceva parte della Cappella Musicale della Cattedrale, fondata nel 1461. Nell'altra cantoria a destra, in cornu Epistulae, dietro la mostra di canne finte di facciata, c’è l’altro organo, in origine pneumatico, fabbricato nel 1919 dalla ditta Inzoli di Crema. Nel 1995 don Lauro Cingolani commissionò i lavori dell'istallazione della nuova consolle a tre tastiere progettata e fornita per l'occasione, con la trasmissione digitale per suonare entrambi gli organi dal presbiterio. Durante l’Ottocento venne inoltre spostata l’entrata, chiudendo la porta laterale ed aprendo quella in fondo alla chiesa. All’esterno l’imponete facciata in mattoni, abbellita da un orologio, è sormontata da un piccolo campanile a vela ed è preceduta da una scalinata che conduce all’ingresso principale. Il maestoso interno custodisce pregevoli opere d’arte, tra cui le quattordici stazioni della Via Crucis del pittore Biagio Biagetti (1914). Il vecchio palazzo episcopale risalente come l´antica Cattedrale al ’300, dopo decenni di abbandono è ora adibito a Museo Diocesano di arte sacra, ricco di dipinti (sec. XIV-XVI), sculture, reperti archeologici.

 

The Church of San Flaviano is the Cathedral of Recanati and co-cathedral of the diocese of Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia.

On June 12, 1805 it was elevated to the dignity of a minor basilica by Pope Pio VI. The primitive cathedral was built before the year 1000; very few traces of this remain in the current crypt. Traditionally dedicated to San Flaviano, it is attributed to the Patriarch of Constantinople, of whom a relic arrived from the port of Giulianova and it is preserved in the cathedral, but historians currently favor a primitive dedication to San Flaviano di Ricina. He was the first bishop of the destroyed Roman city of Helvia Recina, from whose ashes Recanati itself was born after the 6th century. The structure was repeatedly remodeled and embellished. At the beginning of the thirteenth century a new church was built, then rebuilt by Cardinal Angelo da Bevagna between 1389 and 1412. The ancient Romanesque architecture was transformed into a more modern Gothic structure. The interventions carried out in the following centuries, in particular between the seventeenth and eighteenth centuries, significantly changed the characters, resulting in a gradual transition to the Baroque style and gave it its current appearance. Of particular value is the wooden coffered ceiling which was carried out by Cardinal Galamini and put in place in 1620. The apse was embellished with stucco and frescoes in 1650: on this occasion the Martyrdom of San Flaviano, the martyrdom of Saint Pauline, the Annunciation, the Translation of the Holy House of Loreto and the Nativity of the Virgin. In the small atrium that precedes the "Sancta Sanctorum", there are the sarcophagi of Cardinal Angelo da Bevagna Bishop from 1383-1412, of Bishop Nicolò delle Aste da Forlì who started the Sanctuary of Loreto (m. 1469) and Pope Gregory XII who renounced the papacy and was Vicar General for the Marca (d. 1417). The two organs are from the beginning of the 1900s, the one on the left, with pneumatic transmission, is from the Vegezzi Bossi company of 1911 and is located in the choir house in Cornu Evangelii. A plaque recalls that the famous tenor Beniamino Gigli sang it as a boy when he was part of the Musical Chapel of the Cathedral, founded in 1461. In the other choir on the right, in cornu Epistulae, behind the exhibition of façade reeds, there is the other organ, originally pneumatic, manufactured in 1919 by the Inzoli, a Crema company. In 1995 Don Lauro Cingolani commissioned the work for the installation of the new three-keyboard console designed and supplied for the occasion, with the digital transmission to play both organs from the presbytery. During the nineteenth century the entrance was also moved, closing the side door and opening the one at the back of the church. Outside, the imposing brick facade, embellished with a clock, is surmounted by a small bell tower and is preceded by a staircase leading to the main entrance. The majestic interior house valuable works of art, including the fourteen stations of the Via Crucis by the painter Biagio Biagetti (1914). The old episcopal palace dating back as the ancient Cathedral to the '300, after decades of abandonment is now used as a Diocesan Museum of sacred art, full of paintings (14th-16th centuries), sculptures, archaeological finds.