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Francesco Moroncini (Recanati, 1866 – Napoli, 1935) è stato un critico letterario, scrittore e docente italiano, assieme ai fratelli Gaetano e Getulio fu uno dei primi critici e studiosi dell'opera di Giacomo Leopardi.
Nato a Recanati, Francesco Moroncini ebbe, assieme alla sorella Ida (poi divenuta suora) e ai due fratelli Gaetano e Getulio, un’infanzia triste e difficile poiché, rimasti orfani di padre, vennero allevati dalla madre e da una zia intraprendente e moderna.
Dopo essersi brillantemente laureati, in Lettere, i tre fratelli furono tra i primi a dedicarsi con passione allo studio del sommo poeta conterraneo Giacomo Leopardi anche quando dalle Marche si trasferirono in Campania incaricati dell’insegnamento del latino e greco e di materie letterarie nei più importanti licei della regione e della città di Napoli, ove dopo qualche anno fissarono stabile residenza.
Sull’opera del poeta recanatese Francesco, Gaetano e Getulio Moroncini scrissero i Saggi Leopardiani, volume che raccoglie tutti gli studi filologici e letterari dei tre fratelli pionieri della critica leopardiana e che ha avuto nel corso degli anni numerose edizioni, anche per merito di Franco Foschi.
Da solo, Francesco Moroncini fu invece autore di studi su Francesco De Sanctis - risalenti agli anni giovanili in cui iniziò a dedicarsi all'insegnamento - e soprattutto di un gran numero di volumi dedicati alla produzione poetica e letteraria di Giacomo Leopardi, pubblicandone peraltro una prima e completa edizione critica nel 1931 per l'editore Cappelli di Bologna, nonché non pochi scritti inediti, trattando altresì di alcune figure legate al poeta tra le quali il padre Monaldo Leopardi e l'amico Antonio Ranieri.
Collaborò con le riviste Pegaso, La nuova Antologia, Rassegna di lettere ed arti, L'Ambrosiano, Emporium: nel 1934 ebbe un ruolo di massimo rilievo nelle Celebrazioni Marchigiane in onore di Giacomo Leopardi e inoltre, fu autore della voce relativa al poeta nel saggio Italiani da Romolo al Milite Ignoto (Bologna, 1930).
Fu, in sintesi, "grandissimo conoscitore di tutta l’opera leopardiana, di cui pubblicò quasi tutto quello che c’era da pubblicare, seppe finalmente colmare la necessità di una edizione dei Canti adeguata ai tempi, e finalmente rispondente alle intenzioni dell’Autore.
Francesco Moroncini morì a Napoli nella sua casa alle Rampe Brancaccio e riposa nel cimitero di Poggioreale ove fu sepolto nella Congrega dei Professori prima che le sue spoglie venissero traslate in una cappella di famiglia.

 

Francesco Moroncini (Recanati, 1866 - Naples, 1935) was an Italian literary critic, writer and teacher, together with the brothers Gaetano and Getulio he was one of the first critics and scholars of the work of Giacomo Leopardi.
Born in Recanati, Francesco Moroncini, together with his sister Ida (who later became a nun) and the two brothers Gaetano and Getulio, they had a sad and difficult childhood because, having lost their father, they were raised by their mother and a modern aunt.
After having brilliantly graduated in Literature, the three brothers were among the first to dedicate themselves with passion to the study of the great poet Giacomo Leopardi even when they moved from the Marche Region to Campania Region in charge of teaching Latin and Greek and of literary subjects in the most important high schools in the region and in the city of Naples, where after a few years they established a permanent residence.
On the work of the poet from Recanati Francesco, Gaetano and Getulio Moroncini wrote the Saggi Leopardiani, a volume that collects all the philological and literary studies of the three pioneer brothers of Leopardian criticism and which has had numerous editions over the years, also thanks to Franco Foschi .
Alone, Francesco Moroncini was instead the author of studies on Francesco De Sanctis - dating back to the early years in which he began to devote himself to teaching - and above all of a large number of volumes dedicated to the poetic and literary production of Giacomo Leopardi, publishing a first and complete critical edition in 1931 for the Cappelli publisher of Bologna, as well as not a few unpublished writings, also dealing with some figures related to the poet including his father Monaldo Leopardi and his friend Antonio Ranieri.
He collaborated with the magazines Pegaso, La nuova Antologia, Review of letters and arts, L'Ambrosiano, Emporium: in 1934 he had a major role in the Marche Celebrations in honor of Giacomo Leopardi and moreover, he was the author of the entry relating to the poet in the essay "Italians from Romulus to the Unknown Soldier" (Bologna, 1930).
In short, he was "a great connoisseur" of all Leopardi's work, of which he published almost everything there was to be published, and he finally knew how to fill the need for an edition of the Canti adequate to the times, and finally responding to the intentions of the Author.
Francesco Moroncini died in Naples in his home at Rampe Brancaccio and rests in the cemetery of Poggioreale where he was buried in the Congrega dei Professori before his remains were moved to a family chapel.