Contenuto principale

Messaggio di avviso

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione accetta il loro uso. Per ulteriori informazioni Clicca qui

Scultore e fonditore, si formò nella bottega aperta a Recanati (1550 circa) dai fratelli Lombardo.
Esordì portando a termine la statua di Gregorio XIII (1574) iniziata da Ludovico Lombardi ad Ascoli, andata poi distrutta il 4 dicembre 1793 dai giacobini locali.
Curò e diresse la lavorazione delle opere per la Basilica di Loreto. Dal 1580 iniziò a collaborare con il più giovane Tiburzio Vergelli, con il quale realizzò gli "Apostoli" d'argento, andati distrutti in epoca napoleonica, e la decorazione della "Cappella Masilla" nella Basilica di Loreto. Tra le sue opere migliori sono la statua di Sisto V, l’ Altare della Pietà a Loreto e il busto ritratto di Annibal Caro, dal 1963 conservato al Victoria and Albert Museum.
Antonio Calcagni morì nel 1593 dopo aver preparato i modelli per la Porta Monumentale della Basilica di Loreto, che fu portata a termine dai suoi nipoti Pietro Paolo e Tarquinio Jacometti e da Sebastiano Sebastiani suo allievo.

Sculptor and founder, he was trained in the workshop opened in Recanati (around 1550) by the Lombardo brothers.
He began by completing the statue of Gregory XIII (1574) begun by Ludovico Lombardi in Ascoli, which was then destroyed on 4 December 1793 by local Jacobins.
He oversaw and directed the processing of the works for the Basilica of Loreto. From 1580 he began to collaborate with the younger Tiburzio Vergelli, with whom he made the silver "Apostles", which were destroyed in the Napoleonic era, and the decoration of the "Masilla Chapel" in the Basilica of Loreto. Among his best works are the statue of Sixtus V, the Altar of Piety in Loreto and the portrait bust of Annibal Caro, preserved since 1963 in the Victoria and Albert Museum.
Antonio Calcagni died in 1593 after having prepared the models for the Monumental Door of the Basilica of Loreto, which was completed by his nephews Pietro Paolo and Tarquinio Jacometti and by his pupil Sebastiano Sebastiani.