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I Politi sono stati una nobile famiglia recanatese
SALVONE Politi (1168-1249). Capitano dei crociati a Gerusalemme con l'imperatore Federico II. Vicario imperiale a Joppe, morì combattendo nella difesa della città.
MARZIO Politi, suo figlio, visse dal 1198 al 1251. Segretario del Cardinale Federico Borromeo e suo Vicario generale. Combattè in Palestina e tornato in Italia fissò la sua dimora in Recanati.
POLITO, di Marzio Politi (1238-1295), fu inviato dal Parlamento della Provincia Picena come legato, insieme ad altri 16, a Nazaret e a Terzatto, per raccogliere documenti sulla traslazione della S. Casa di Loreto avvenuta il10dicembre1294.
CLEMENTE, di Polito Politi (1278), dottore in legge, fu a Vienna consigliere di Carlo IV imperatore. Scrisse in latino un'opera di architettura militare.
POLITO, di Clemente Politi (1310), matematico insigne nell'Università di Vienna. Fu architetto di costruzioni militari, sul quale argomento pubblicò in Magonza l'opera di suo padre Clemente, verso la metà del secolo XIV, e la stampò di nuovo in Venezia nel 1490.
CORRADO, di Clemente Politi (1308-1400), Altro figlio di Clemente e fratello di Polito, insegnò scienze politiche nell' Università di Colonia, fu capitano nel 1330 sotto il re Giovanni Cieco di Boemia.
LANCILOTTO, di Polito Politi letterato, canonico a Siena ; morì nel secolo XV.
PIETRUCCIO, di Corrado Politi (1350), riformatore degli Statuti di Recanati.
SALVONE, di Pietruccio, Politi nel 1363 fu podestà di Urbania.
CORRADO, di Pietruccio Politi (1375), fu uno dei principali capi ghibellini di Recanati. Nel 1405 era insegnante di scienze politiche nell’Università di Colonia.
POLITO, di Corrado (1400), fortificò Loreto contro i Turchi.
ANTONIO Politi, (1415-1475), capo della Magistratura, fu uno dei più illustri cittadini recanatesi del XV secolo. Nel 1458 fu uno dei riformatori delle leggi comunali e nel 1462 comandante della difesa di Recanati contro le incursioni dei turchi. Nel 1467 gli venne affidata la direzione dei restauri del castello di Montefiore. Capitano in Loreto nel 1471.
ADRIANO, di Polito Politi (1450), Commediografo, traduttore di Tacito. Fece un dizionario toscano.
AMBROGIO, di Salvone Politi (1460), frate domenicano dotto in teologia, fu precettore di Giulio III, intervenne al Concilio di Trento. Fu vescovo e arcivescovo in partibus. Morì ad Empoli nel 1533 quando, chiamato da Giulio III si recava a Roma per ricevere il cappello cardinalizio.
POLITO, di Antonio Politi, priore nel 1479.
SALVONE, di Polito, Capo della Magistratura nel 1494. Fu dittatore nel 1502, deputato a riappacificare Fermo, San Ginesio e Sarnano nel 1513.
TOMMASO Politi, dittatore nel 1501 e capitano del porto nel 1510.
POLITO, di Pietruccio Politi (1480), Esperto ingegnere militare, capitano in Loreto. Insegnò matematica nell' Accademia di Vienna.
RICCARDO, di Tommaso Politi (1490), insegnò a Padova filosofia, logica e fisica nel 1521.
ALESSANDRO, di Tommaso Politi (1495), unito col magnifico Pandolfo nel governo di Siena nel 1526, intercesse dalla beata Margherita Pichi la liberazione di Siena dalle armi di Clemente VII.
SALVONE, di Clemente Politi, combattè contro i Turchi in Ungheria nel 1520, fu promosso capitano sul campo di battaglia al posto di Ludovico Confalonieri, caduto da prode ai suoi piedi.
CLEMENTE, di Marzio Politi (1515), fu console della Fiera nel 1544 e dittatore, professore di matematica. PIETRO, di Clemente Politi (1563-1634), avvocato, cavaliere di Malta.
MARZIO, di Clemente Politi (1569-1633), fu vicario generale del cardinale Federico Borromeo e suo suffraganeo, giudice metropolitano nel 1627, vicario generale nella Diocesi di Camerino ed Orvieto nel 1597, vicario del vescovo Rutilio Benzoni in Recanati.
CLEMENTE, di Pietro Politi (1593-1675), canonico e vicario generale di Loreto, e metropolitano di Siena, Benevento e Genova ; fabbricò in Siena la Cappella di S. Francesco con sepolcro gentilizio.

CLEMENTE, di Giuseppe Politi (1643-1722), Uomo di vasta cultura: musico, drammatico, filosofo, teologo e poeta, fu socio di parecchie Accademie. Lasciò molte memorie storiche sulla città di Recanati e scrisse numerosi libretti d’opera, alcuni musicati da maestri recanatesi N.Gasparrini e B.Prosperi.
GIUSEPPE, di Pietro Politi (1673-1730), cavaliere di S. Stefano nel 1704. Fu ambasciatore alla regina di Polonia e di Ungheria, vedova di re Giovanni Sobiescki.
PIETRO, di Giuseppe Politi (1713-1782), fu cavaliere di S. Stefano nel 1730.
FRANCESCO, di Giuseppe Politi (1719-1781), fu cavaliere di S. Stefano nel 1730.
CLEMENTE Politi (1722-1792) fu canonico di Santa Maria Maggiore in Roma.

CORRADO, di Giuseppe Politi (1819-1872) Dottore in legge ed in scienze naturali, capo della Sezione Ornitologica di Perugia, nel 1847 fu uditore nel Consiglio di Stato per le Finanze, nel 1848 volontario contro Austria, nel 1849 membro della Costituente Italiana per il collegio elettorale di Recanati. Dopo la restaurazione fu rinchiuso a S. Palazia ad Ancona, condannato a morte dal Governo pontificio e commutatagli poi la pena con il carcere a vita, riuscì ad evadere e a riparare a Tunisi, dove il Bey gli offrì un lucroso incarico, commendatore dell'Ordine del Merito Civile che lasciò nel 1860 per unirsi ai volontari garibaldini. In Sicilia Garibaldi gli affidò importanti incarichi militari e civili. Entrò poi nell’esercito italiano con il grado di tenente colonnello. Nel 1861 per decreto reale ebbe il grado di luogotenente colonnello di Stato Maggiore, e poi capo divisione al Ministero della Guerra, capo di Stato Maggiore nella Divisione di Chieti e quindi capo dei Magazzeni Militari. Ebbe la medaglia commemorativa della Indipendenza d'Italia, fu cavaliere ufficiale della Corona d'Italia. Morì nel 1872 .
GIUSEPPE, di Antonio Politi (1789-1840). Fu cavaliere di S. Stefano, gonfaloniere in Recanati dal 1819 al 1831 e dal 1834 al 1835, ricostruì le mura di Recanati. Il 27 ottobre 1811 sposò la nobile Lucrezia dei marchesi RICCI di Macerata (1795-1854), da cui ebbe sei figli maschi, che sono i capostipiti degli attuali 6 rami di Casa Politi. 

 

The Politi were a noble family from Recanati
SALVONE Politi (1168-1249). Captain of the crusaders in Jerusalem with Emperor Frederick II. Imperial vicar in Joppe, he died fighting in the defense of the city.
MARZIO Politi, his son, lived from 1198 to 1251. Secretary of Cardinal Federico Borromeo and his General Vicar . He fought in Palestine and returned to Italy and lived in Recanati.
POLITO, son of Marzio Politi (1238-1295), was sent by the Parliament of the Picena Province as legate, together with 16 others, to Nazareth and Terzatto, to collect documents on the transfer of the Holy House of Loreto which took place on 10 December 1294.
CLEMENTE, son of Polito Politi (1278), doctor of law, was in Vienna advisor to Charles IV emperor. He wrote a work of military architecture in Latin.
POLITO, son of Clemente Politi (1310), a distinguished mathematician at the University of Vienna. He was an architect of military constructions, on which subject he published the work of his father Clemente in Mainz, towards the middle of the 14th century, and printed it again in Venice in 1490.
CORRADO, son of Clemente Politi (1308-1400), another son of Clemente and brother of Polito, he taught political science at the University of Cologne, he was a captain in 1330 under King John the Blind of Bohemia.
LANCILOTTO, son of Polito Politi, canon in Siena; he died in the 15th century.
PIETRUCCIO, son of Corrado Politi (1350), reformer of the Statutes of Recanati.
SALVONE, son of Pietruccio, Politi in 1363 was mayor of Urbania.
CORRADO, son of Pietruccio Politi (1375), was one of the main Ghibelline leaders of Recanati. In 1405 he was a teacher of political science at the University of Cologne.
POLITO, son of Corrado (1400), fortified Loreto against the Turks.
ANTONIO Politi, (1415-1475), head of the Judiciary, was one of the most illustrious citizens of Recanati of the fifteenth century. In 1458 he was one of the reformers of the municipal laws and in 1462 commander of the defense of Recanati against Turkish incursions. In 1467 he was entrusted with the direction of the restoration of the castle of Montefiore. Captain in Loreto in 1471.
ADRIANO, son of Polito Politi (1450), playwright, translator of Tacitus. He made a Tuscan dictionary.
AMBROGIO, son of Salvone Politi (1460), Dominican friar learned in theology, was tutor of Julius III, he intervened at the Council of Trent. He was bishop and archbishop in partibus. He died in Empoli in 1533 when, called by Julius III, he went to Rome to receive the cardinal's hat.
POLITO, son of Antonio Politi, prior in 1479.
SALVONE, son of Polito, Head of the Judiciary in 1494. He was dictator in 1502, deputy to reconcile Fermo, San Ginesio and Sarnano in 1513.
TOMMASO Politi, dictator in 1501 and captain of the port in 1510.
POLITO, son of Pietruccio Politi (1480), expert military engineer, captain in Loreto. He taught mathematics at the Vienna Academy.
RICCARDO, son of Tommaso Politi (1490), taught philosophy, logic and physics in Padua in 1521.
ALESSANDRO, son of Tommaso Politi (1495), united with the magnificent Pandolfo in the government of Siena in 1526, interceded by the blessed Margherita Pichi for the liberation of Siena from the arms of Clement VII.
SALVONE, son of Clemente Politi, fought against the Turks in Hungary in 1520, was promoted to captain on the battlefield in place of Ludovico Confalonieri, who had fallen bravely at his feet.
CLEMENTE, son of Marzio Politi (1515), was consul of the Fair in 1544 and dictator, professor of mathematics. PIETRO, by Clemente Politi (1563-1634), lawyer, knight of Malta.
MARZIO, son of Clemente Politi (1569-1633), was vicar general of Cardinal Federico Borromeo and his suffragan, metropolitan judge in 1627, vicar general in the Diocese of Camerino and Orvieto in 1597, vicar of Bishop Rutilio Benzoni in Recanati.
CLEMENTE, son of Pietro Politi (1593-1675), canon and vicar general of Loreto, and metropolitan of Siena, Benevento and Genoa; he built the Chapel of S. Francesco in Siena with a noble sepulcher. CLEMENTE, by Giuseppe Politi (1643-1722), a man of vast culture: musician, dramatist, philosopher, theologian and poet, he was a member of several academies. He left many historical memories about the city of Recanati and wrote numerous opera librettos, some set to music by Recanati masters N. Gasparrini and B. Prosperi.
GIUSEPPE, son of Pietro Politi (1673-1730), knight of St. Stephen in 1704. He was ambassador to the Queen of Poland and Hungary, widow of King Giovanni Sobiescki.
PIETRO, son of Giuseppe Politi (1713-1782), was a knight of S. Stefano in 1730.
FRANCESCO, son of Giuseppe Politi (1719-1781), was a knight of St. Stephen in 1730.
CLEMENTE Politi (1722-1792) was canon of Santa Maria Maggiore in Rome. CORRADO, by Giuseppe Politi (1819-1872) Doctor of law and natural sciences, head of the Ornithological Section of Perugia, in 1847 he was auditor in the Council of State for Finance, in 1848 volunteer against Austria, in 1849 member of the Italian Constituent Assembly for the Recanati constituency. After the restoration he was locked up in S. Palazia in Ancona, sentenced to death by the papal government and then commuted to life imprisonment, he managed to escape and repair in Tunis, where the Bey offered him a lucrative post, commander of the Order del Merito Civile which he left in 1860 to join Garibaldi's volunteers. In Sicily Garibaldi entrusted him with important military and civil assignments. He then entered the Italian army with the rank of lieutenant colonel. In 1861 by royal decree he had the rank of lieutenant colonel of the General Staff, and then division head at the Ministry of War, Chief of Staff in the Chieti Division and then head of the Military Magazzeni. He had the commemorative medal of the Independence of Italy, he was an official knight of the Crown of Italy. He died in 1872.
GIUSEPPE, by Antonio Politi (1789-1840). He was a knight of S. Stefano, gonfalonier in Recanati from 1819 to 1831 and from 1834 to 1835, he rebuilt the walls of Recanati. On 27 October 1811 he married the noble Lucrezia of the RICCI marquises of Macerata (1795-1854), with whom he had six sons, who are the progenitors of the current 6 branches of Casa Politi.