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Giovanni Palatucci (Montella, 31 maggio 1909 – Dachau, 10 febbraio 1945) è stato un poliziotto italiano, vice commissario aggiunto di pubblica sicurezza.
Dichiarato martire da papa Giovanni Paolo II "per aver salvato 5000 ebrei", riconosciuto come "un giusto" da Israele, in realtà - secondo il Centro Primo Levi - Giovanni Palatucci ebbe un ruolo fondamentale nel trasferimento ad Auschwitz di 412 ebrei di Fiume.
Lo studio condotto su circa 700 documenti ha fatto emergere che Giovanni Palatucci era invece un collaboratore nazista, tanto da partecipare alla deportazione degli ebrei nel campo di Auschwitz. Stando alla ricerca del Centro Primo Levi, in base all'esame di circa 700 documenti finora inediti, Palatucci andrebbe descritto come uno zelante esecutore della deportazione di almeno 412 dei circa 500 ebrei presenti a Fiume, nel suo incarico di responsabile dell'applicazione delle leggi razziali fasciste.
La sua deportazione e morte a Dachau sarebbe stata dovuta non al suo aiuto agli ebrei, ma all'aver mantenuto contatti col servizio informativo nemico, per aver passato agli inglesi i piani per l'indipendenza di Fiume Secondo la ricerca del 2013, la storia di Palatucci sarebbe un mito fomentato dallo zio, il vescovo Giuseppe Maria Palatucci, che nel 1952 si sarebbe servito della storia inventata per assicurare una pensione di guerra al fratello e alla cognata, genitori di Palatucci. 

 

Giovanni Palatucci (Montella, May 31, 1909 - Dachau, February 10, 1945) was an Italian policeman, deputy commissioner of public safety.
Declared a martyr by Pope John Paul II "for having saved 5,000 Jews", recognized as "a righteous" by Israel, in reality - according to the Primo Levi Center - Giovanni Palatucci played a fundamental role in the transfer of 412 Jews from Fiume to Auschwitz.
The study conducted on about 700 documents revealed that Giovanni Palatucci was instead a Nazi collaborator, so much so that he participated in the deportation of Jews to the Auschwitz camp. According to the research of the Primo Levi Center, on the basis of the examination of about 700 previously unpublished documents, Palatucci should be described as a zealous executor of the deportation of at least 412 of the approximately 500 Jews present in Fiume, in his position as law enforcement officer racial fascists.
His deportation and death in Dachau would have been due not to his help to the Jews, but to having maintained contact with the enemy intelligence service, for having passed on to the British the plans for the independence of Fiume. According to the 2013 research, the story of Palatucci is said to be a myth fomented by his uncle, Bishop Giuseppe Maria Palatucci, who in 1952 would use the invented story to ensure a war pension for his brother and sister-in-law, Palatucci's parents.