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(Recanati, 23 sett. 1866 - Bologna, 9 sett. 1935) Rapida, brillante la carriera di MARIANO LUIGI PATRIZI. Nato povero, presto orfano del padre, con l’aiuto del Municipio natale e di qualche concittadino ch’Egli compensa con la serietà e la buona volontà negli studi, giunge a conseguire il 9 luglio 1890, a Roma, la laurea in Medicina e Chirurgia Egli costruisce la teoria fisiologica della monogenesi del delitto, secondo la quale scompare ogni differenza fondamentale tra «delinquente nato» e «delinquente di occasione», potendosi e dovendosi sempre ricondurre la causa essenziale del crimine al mancato freno della sfera psichica superiore sull’azione «istintiva». Sempre come psico-fisiologo dice la sua parola nella questione tanto dibattuta del genio, sostenendo che troppi e disparati fattori possono intervenire nella formazione di un uomo geniale, perchè si possa pensare al genio come ad un'unità psicologica. E valendosi della sua non comune conoscenza in arte e letteratura, si dedica allo studio di tre uomini di genio, ricercando le cause della loro opera caratteristica nelle loro particolari condizioni fisico-psichiche: Giacomo Leopardi, il sommo poeta del dolore, come il dolore universale; Michelangiolo da Caravaggio, il grande e turbolento pittore del Seicento; Leon Battista Alberti, il poderoso limpido architetto e umanista, sono i soggetti da Lui scelti a sostegno della sua tesi, provocando polemiche anche aspre con critici dell’arte e delle lettere, i quali spesso soffrono malvolentieri questo studioso che con concetti e linguaggio nuovi ardisce intromettersi nelle loro discussioni. Ingegno acuto e pronto, vivace e versatile, carattere combattivo e talvolta un po’ sdegnoso, personalità inconfondibile; uomo colto, eccellente intenditore di lettere e di arti oltre che biologo, scrittore ed oratore pulito ed elegantissimo; Egli ci riporta colla mente a quel magnifico fiorire in terra nostra di «individui» che fu il Rinascimento. Che se Egli con passione di conterraneo tanto diffusamente scrisse e parlò di Leopardi; se con passione di ricercatore si attardò a scrutare nell’opera e nell’anima torbida del Caravaggio; forse con maggiore, se pur inconfessata, predilezione si era accinto a trattare dell’uomo del Quattrocento, di Leon Battista Alberti, il genio dall’attività multiforme, l’umanista sereno, forte di mente e di corpo, ch’Egli teneva davanti come il miglior esempio di vita umana. M. CAMIS Patrizi Mariano Luigi (1866-1935) Illustre fisiologo, professore nelle Università di Ferrara, Sassari, Modena, Bologna. Tenne anche la cattedrali antropologia a Torino. Grande la sua attività scientifica; classici i suoi studi sulla fisiologia del lavoro. Scrittore forbissimo, elegante ed affascinante oratore; uno degli ingegni più colti e più profondi lo definì Cesare Lombroso.  

 

(Recanati, Sept.23rd 1866 - Bologna, Sept.9th 1935) Rapid, brilliant career of MARIANO LUIGI PATRIZI. Born poor, soon orphaned of his father, with the help of his native town hall and some fellow citizens whom he compensates with his seriousness and good will in his studies, he reached on 9 July 1890, in Rome, a degree in Medicine and Surgery He constructs the physiological theory of the monogenesis of the crime, according to which every fundamental difference between "born delinquent" and "occasional delinquent" disappears, since the essential cause of the crime can and must always be traced back to the failure of the higher psychic sphere to act on action " instinctive". Always as a psycho-physiologist he says his word in the much debated question of genius, arguing that too many disparate factors can intervene in the formation of a genius man, so that one can think of genius as a psychological unit. And making use of his uncommon knowledge in art and literature, he dedicates himself to the study of three men of genius, researching the causes of their characteristic work in their particular physical-psychic conditions: Giacomo Leopardi, the supreme poet of pain, like universal pain ; Michelangiolo da Caravaggio, the great and turbulent seventeenth-century painter; Leon Battista Alberti, the powerful limpid architect and humanist, are the subjects chosen by him in support of his thesis, provoking even bitter controversies with critics of art and letters, who often reluctantly suffer this scholar who with bold new concepts and language meddle in their discussions. Acute and ready ingenuity, lively and versatile, combative and sometimes a little disdainful character, unmistakable personality; cultured man, excellent connoisseur of letters and arts as well as biologist, writer and speaker clean and very elegant; He brings us back with his mind to that magnificent flourishing in our land of "individuals" that was the Renaissance. That if He with passion of fellow countryman so widely wrote and spoke of Leopardi; if with passion as a researcher he lingered to peer into the work and murky soul of Caravaggio; perhaps with greater, albeit unacknowledged, predilection he was about to deal with the man of the fifteenth century, by Leon Battista Alberti, the genius of multiform activity, the serene humanist, strong in mind and body, whom he held in front of him as the best example of human life. M. CAMIS Patrizi Mariano Luigi (1866-1935) Distinguished physiologist, professor in the Universities of Ferrara, Sassari, Modena, Bologna. He also held anthropology cathedrals in Turin. His scientific activity was great; his studies on work physiology are classic. Very skilful writer, elegant and charming speaker; one of the most cultured and deepest geniuses called him Cesare Lombroso.