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La piccola chiesa di Sant’Anna a Recanati che ospita l’iscrizione marmorea, contiene la riproduzione fedele della Santa Casa di Loreto, meta nel passato di pellegrini e malati.
Il restauro del 1950 fu inizialmente progettato da Biagio Biagetti e venne poi realizzato, in forma notevolmente semplificata, dall’architetto Claudio Conti , come ci ricorda un’iscrizione su pietra nel gradino dell’altare: “ CONSILIO ET ARTE ARCHITECTI CLAUDII CONTI MDCCCCLI”.
La preghiera, rivolta a Maria di Loreto, perché favorisca la pace, riflette le ansie e le preoccupazioni di un dopoguerra carico di tensioni, per la guerra fredda ed i conflitti in atto (come la guerra di Corea scoppiata in quegli anni).
Evidenti i riferimenti al presente (“fraterna alleanza della grande famiglia delle nazioni”); precisi e poco retorici gli accenni al passato recente (“spenti gli odi e le false amicizie”): elementi che ne fanno una decorazione originale e poco frequente negli edifici sacri. 

 

The small church of Sant'Anna in Recanati, which houses the marble inscription, contains the faithful reproduction of the Holy House of Loreto, a destination in the past for pilgrims and the sick.
The restoration of 1950 was initially designed by Biagio Biagetti and was then carried out, in a considerably simplified form, by the architect Claudio Conti, as a stone inscription in the step of the altar says: “CONSILIO ET ARTE ARCHITECTI CLAUDII CONTI MDCCCCLI”.
The prayer, addressed to Maria di Loreto, to promote peace, reflects the anxieties and concerns of a post-war period full of tensions, due to the cold war and the ongoing conflicts (such as the Korean war that broke out in those years).
The references to the present are evident (“fraternal alliance of the great family of nations”); the references to the recent past are precise and not very rhetorical (“hate and false friendships turned off”): elements that make it an original and infrequent decoration in sacred buildings.