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Nato a Castelfidardo il 2 agosto 1922, dopo aver frequentato la Scuola di Avviamento professionale, inizia a lavorare presso vari artigiani specializzati nelle decorazioni delle fisarmoniche a Castelfidardo. Dopo la guerra, nel 1950 si sposa con Milena Ficosecco e consolida i legami con il mondo degli strumenti musicali perché Milena è figlia di Cesare Ficosecco, stimato imprenditore del settore.
Nel 1952, dopo aver diretto la fabbrica dello zio Marino, da vita ad una ditta in proprio sempre a Castelfidardo. In seguito alla crisi del settore, decide di impegnarsi nella vendita delle chitarre, strumento molto richiesto dalla nascita di gruppi musicali pop. L’ attività prende avvio nel 1956 e gli strumenti vengono acquistati in Jugoslavia e commercializzati con il marchio GMI.
Si trasferisce a Recanati con la moglie e le sue tre figlie e prende in affitto l’ ex convento di San Francesco, da qui nasce la ditta Eko che in pochi anni s’ impone nei mercati internazionali.
Nel 1964 i locali non sono più sufficienti, così viene acquistata la grande fabbrica di Marinucci nella zona sotto il cimitero di Recanati. Oliviero Pigini riesce, in appena 6 anni a creare l’ azienda di chitarre più grande ed importante di tutto il mondo. Successivamente il mercato viene ampliato agli organi elettronici ( il primo modello è l’ Ekosonic).
Dalla forte espansione del mercato, Oliviero crea un modello di impresa a rete da cui nascono molte aziende tra cui la FBT. Neppure l’ incendio nel 1966 che distrusse la maggior parte dello stabilimento Eko blocca i progetti di Oliviero. Muore in seguito ad un infarto ad appena 44 anni, il 10 febbraio 1967.
Il suo nome è ricordato in tutto il mondo per il suo spiccato intuito, la sua inventiva e soprattutto per il suo coraggio imprenditoriale. La nostra zona lo ricorda per aver dato un grande volano per la crescita occupazionale e lo sviluppo economico di Recanati e dei Comuni Vicini. 

 

Born in Castelfidardo on August 2, 1922, after attending the Professional Training School, he began to work for various craftsmen specialized in the decorations of accordions in Castelfidardo. After the war, in 1950 he married Milena Ficosecco and consolidated his relationship with the world of musical instruments because Milena is the daughter of Cesare Ficosecco, an esteemed entrepreneur in the sector.
In 1952, after directing his uncle Marino's factory, he set up his own company in Castelfidardo. Following the crisis in the sector, he decided to engage in the sale of guitars, an instrument in great demand due to the birth of pop musical groups. The business started in 1956 and the instruments were purchased in Yugoslavia and marketed under the GMI brand.
He moved to Recanati with his wife and his three daughters and rented the former convent of San Francesco, hence the Eko company which in a few years established itself in international markets.
In 1964 the premises were no longer sufficient, so the large Marinucci factory was purchased in the area below the Recanati cemetery. Oliviero Pigini succeeds, in just 6 years, in creating the largest and most important guitar company in the world. Subsequently, the market expanded to include electronic organs (the first model is the Ekosonic).
From the strong expansion of the market, Oliviero created a network business model from which many companies were born, including FBT. Not even the fire in 1966 that destroyed most of the Eko plant stopped Oliviero's projects. He died with a heart attack at the age of 44, on  February 10 1967.
His name is remembered all over the world for his keen intuition, his inventiveness and above all for his entrepreneurial courage. Our area remembers him for having given a great driver for the employment growth and economic development of Recanati and the neighboring municipalities.