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Venerdì, 23 Giugno 2017 11:28

Accoglienza e integrazione, si è celebrata la Giornata mondiale del rifugiato

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Anche a Recanati si è celebrata la giornata mondiale del rifugiato indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l’approvazione nel 1951 della convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha come obiettivo la sensibilizzazione sulle condizioni di milioni di rifugiati che lasciano la propria terra natale a causa di persecuzioni razziali, conflitti ed estrema povertà. "Questa giornata ci spinge a riflettere e ad evidenziare la coerenza con i valori della nostra Costituzione, lontani da un approccio indifferente ed ostile ma bensì aperti all’accoglienza e all’integrazione" ha sottolineato l'Assessore alle politiche sociali Tania Paoltroni nel corso dell'evento che si è svolto presso i locali di Villa Colloredo Mels che ospita il museo della storia dell'emigrazione marchigiana nel mondo. Un pubblico attento e partecipe ha fatto da cornice allo spettacolo Itaca organizzato dal GUS all’interno del progetto Pomerium Recanati. La rappresentazione ha ripercorso un pezzo di storia vissuta dai nostri connazionali durante l’immigrazione verso l’America. La serata è stata inaugurata da una visita con annessa guida al museo dell'emigrazione. Ospiti sia i ragazzi dello sprar (seconda accoglienza) che quelli del cas di Recanati (prima accoglienza) tutti coinvolti nel momento conviviale offerto dall'associazione altra eco che ha chiuso le celebrazioni. "Il tema dell’esigenza di accoglienza dei profughi è oramai un dato stabile e non può più essere gestito in modo solo emergenziale, a scapito dei territori; per questo la risposta politica deve saper coniugare ordine e controllo del territorio con i doveri di accoglienza" ha detto Tania Paoltroni. "L’Amministrazione comunale di Recanati, così come ANCI, è fermamente convinta della necessità di organizzare in Italia un sistema di accoglienza ed integrazione sostenibile, programmato, equilibrato e diffuso, dei richiedenti asilo e rifugiati, a livello regionale, provinciale e comunale. Il coinvolgimento di tutti i Comuni italiani sarebbe un esempio per gli altri paesi europei e consentirebbe di gestire un fenomeno così complesso garantendo al contempo ordine e controllo del territorio e percorsi reali di integrazione". Il Comune di Recanati nel 2016 ha aderito alla rete dello SPRAR con il progetto biennale “Pomerium”, tutt’ora attivo, destinato all’accoglienza di 20 beneficiari della categoria “ordinari” (uomini, maggiorenni, titolari o richiedenti protezione internazionale, titolari permesso umanitario) e gestito dall’Associazione G.U.S. di Macerata. L'obiettivo è quello di entrare in un sistema pubblico di accoglienza che prevede il diretto coinvolgimento degli attori locali, del terzo settore e della comunità locale nonché la possibilità di disporre di fondi, reti, assistenza e interventi che vanno a vantaggio di tutto il territorio, con regole certe e trasparenti di monitoraggio. A ciascuna delle persone accolte è garantito per un periodo di 6 mesi il complesso dei servizi relativi all'accoglienza e materiale; mediazione linguistica-culturale; orientamento e accesso ai servizi del territorio; formazione e riqualificazione professionale; orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo; orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo; orientamento e accompagnamento all’inserimento sociale; orientamento e accompagnamento legale; tutela psico-socio-sanitaria. (oltre ad attività di aggregazione e integrazione con la comunità locale). "L’accoglienza a Recanati è stata strutturata in maniera “diffusa”, cioè in appartamenti affittati a privati (non in un’unica struttura) distribuiti nel territorio sebbene sempre in luoghi serviti e di facile accesso al centro, così da promuovere l’integrazione ed evitare situazioni ghettizzanti. I beneficiari hanno inoltre potuto partecipare a tirocini lavorativi, corsi di formazione, corsi di lingua, attività di aggregazione e integrazione promosse insieme alle realtà associative locali" conclude l'Assessore alle politiche sociali di Recanati. "L’esperienza si è rivelata positiva, non si sono evidenziate situazioni di problematicità per la comunità locale che invece ha potuto beneficiare di occasioni di costruttiva convivenza e interscambio culturale oltre che di un beneficio economico collegato al fatto che molte delle spese del progetto (affitto degli alloggi, acquisto di vitto, materiali etc...) vanno direttamente a vantaggio dell’economia locale. E’ importante inoltre evidenziare che, grazie alla “clausola di salvaguardia” stipulata con il Ministero dell’Interno, gli enti locali che attivano progetti di accoglienza SPRAR con i numeri previsti dal Piano Nazionale di ripartizione saranno resi esenti dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza (CAS Centri di Accoglienza Straordinaria) sul proprio territorio, mettendosi quindi al riparo da invii massivi e non concordati".

Ultima modifica il Venerdì, 23 Giugno 2017 11:33