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Martedì, 16 Giugno 2020 17:22

Web-Matria 2020 – incomode - Francesca D‘Aloja – Corpi Speciali

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COMUNICATO STAMPA 

WEB-MATRIA 2020 – INCOMODE 

SESTO E ULTIMO APPUNTAMENTO 

FRANCESCA D‘ALOJA – CORPI SPECIALI 

19 GIUGNO 2020 – H 18:00 

COMUNE OSPITANTE: RECANATI 

 

            Il lungo percorso di Matria, stavolta coraggiosamente portato avanti via web durante l‘emergenza Covid19, giunge al suo ultimo appuntamento. La rassegna, fortemente voluta e sostenuta dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e dai comuni di Ascoli Piceno,  Montecosaro, Montegranaro, Porto Sant’Elpidio, Recanati e Urbisaglia, ha raccontato al pubblico del web, attraverso molte voci differenti, le donne incomode, ovvero quelle fuori dagli schemi, quelle scandalose, quelle furenti e ferite, quelle che hanno rotto gli schemi per comprendere sé stesse e il proprio potenziale, dando una possibile immagine della donna a tutto tondo, attiva nel creare il suo destino e nel creare con il conflitto un dialogo con il maschile, per conquistarsi un posto nuovo e paritario nell‘ordine simbolico della società.

            Questo racconto giunge con orgoglio al suo epilogo per questa stagione, un epilogo che verrà anche stavolta affrontato brillantemente da un’ospite d’onore, l’attrice, regista e scrittrice Francesca D’Aloja che, il 19 Giugno alle ore 18, in diretta sul canale Youtube https://www.youtube.com/channel/UCDV-j7UXvzeN0ww5DSm3g3g/  e in diretta Facebook su https://www.facebook.com/matria2019, racconterà, introdotta dalla direttrice artistica Oriana Salvucci, dalla delegata  alla Commissione pari Opportunità della regione Marche Elisa Costanzi Cingolani, e dall’Assessora Rita Soccio  del Comune di Recanati, la sua esperienza con uomini, ma soprattutto con donne straordinarie, maturata nel libro Corpi Speciali. 

            Francesca D’Aloja sembra proprio l’ospite più azzeccato per concludere il percorso di Matria. Nata a Roma, ha iniziato il suo percorso d’attrice alla Bottega Teatrale di Firenze di Vittorio Gassmann (assieme ad un giovanissimo Alessandro Gassman ai primordi), suggendo tutto lo scibile sull’arte drammatica dal paterno Gassman e dalla sua incredibile cerchia.

            Dopo una brillante carriera teatrale decide di rompere per la prima volta gli schemi passando al cinema, e lavorando in produzioni difficili ma di grande spessore, come La scorta di Ricky Tognazzi, Il bagno turco di Ferzan Ozpetek, L’odore della notte di Claudio Caligari, La cena di Ettore Scola, L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi, L’ultimo capodanno di Marco Risi e il tormentato Scarlett Diva di Asia Argento.

            Poliedrica e curiosa, ha deciso di provare a superare un altro limite del cinema italiano, ovvero buttarsi da attrice nella regia, cimentandosi nell’arduo genere del film-documentario, che ha diretto e codiretto in modi sperimentali ed innovativi, come in Piccoli ergastoli, presentato con successo al Festival di Venezia nel 1997, e Break on Trough, dedicato a Jim Morrison e presentato con molte critiche positive al Festival di Torino.

             Coinvolta in molte organizzazioni umanitarie e in prima linea con l’UNHCR per la difesa dei bambini, la D’Aloja ha messo mano assieme a suo marito Marco Risi ad un altro documentario proprio sui bambini nelle zone più povere dell’Africa, 100 Ragazzi, che sta facendo il giro del mondo per raccontare l’emergenza umanitaria infantile in Mozambico. Non stanca di sperimentare la sua vena artistica in nuovi spazi, ha cominciato a scrivere romanzi intensi e con una forte personalità storica, come Il sogno cattivo (2006), Anima viva (2015) e Cuore, sopporta(2018). Nel 2018 dedica anche un intenso racconto alla sua esperienza umanitaria in Niger con il volontario Edoardo Albinati, dal titolo Otto giorni in Niger.

            Negli ultimi due anni ha dedicato la sua vena scrittoria al libro Corpi speciali, racconto degli uomini e delle donne straordinari che hanno nei loro ambiti rotto gli schemi e incrociato la sua strada, personale o artistica, partendo dallo straordinario e maledetto Claudio Caligari, alla timidissima Catherine Camus, da una inedita e battagliera Franca Valeri alla triste e liricissima Edith Bruck, passando per una danzante Lucia Joyce e per una talentuosa, volitiva e sfortunata Laura Antonelli. Proprio questa riflessione-racconto sull’importanza di rompere gli schemi e di essere scomodi, di lanciare ferro e fuoco per poter ottenere il riconoscimento delle proprie capacità, questa vita activa senza pari è il messaggio di una matura e talentuosa Francesca D’Aloja, che porterà la sua esperienza a dialogo con il pubblico web di Matria per questa conclusione.

 

            Rita Soccio, Assessora del Comune di Recanti, ha così accolto virtualmente nel suo comune il felice epilogo della rassegna Web-Matria e il suo coraggioso progetto di un dialogo con il pubblico del territorio con tutte le potenzialità del web: “Trovo molto significativo scegliere Recanati per una riflessione su donne e uomini che hanno avuto il coraggio di rompere gli schemi, così come del resto è stato anche per il nostro Giacomo Leopardi. In questo periodo di difficoltà per tutti, anche noi dobbiamo avere il coraggio di investire di più nei settori culturali e in quelli educativi per una ripartenza all'insegna del benessere personale ed economico delle nostre comunità." 

 

            Oriana Salvucci, direttrice artistica della rassegna, ha così definito l’impetuosa e poliedrica personalità di Francesca D’Aloja e il suo grande apporto culturale e sociale per l’ultimo appuntamento di Web Matria: " Un percorso che giunge al suo epilogo con una voce di donna incomoda ed autorevole come l'attrice, regista e scrittrice Francesca D'Aloja. Una voce fuori dall'ordinario, una personalità poliedrica e piena di talenti. A lei affidiamo la conclusione di un percorso all'insegna della dismisura e dell'ansia di infinito, percorso dedicato a tutte le donne che prendono in mano il proprio destino."

 

  

Ultima modifica il Martedì, 16 Giugno 2020 17:49