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Venerdì, 26 Gennaio 2018 13:44

Concluso il restauro conservativo delle mura nei pressi di Porta Romana

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Porta Romana, detta anticamente porta episcopato, poi di Santa Margherita era già presente in epoca medievale nella prima cerchia di mura. Perse il suo aspetto originale con l’intervento di Tommaso Brandoni e Domenico Masserini (1844) che demolirono un camminamento di ronda, di cui sono ancora visibili due archi a sporto a fianco di casa Monti, e rifecero la porta in stile dorico, incorporando la merlatura ghibellina di cui soni visibili tracce nella muratura.

L’attuale intervento di restauro conservativo, terminato in questi giorni, ha interessato soprattutto le mura  con interventi di bonifica dalla vegetazione, pulizia e lavaggio di pareti e mattoni, interventi di consolidamento con tecnica cuci e scuci e tassellatura con mattoni dello stesso tipo e antichità.

Tutte le scarniture delle stuccature e il rifacimento delle stesse sono state realizzate con l’impiego dell’antica tecnica con calce idraulica, sabbia e granelli di ghiaia.

È stato consolidato l’affaccio rifacendo parte del muro riutilizzando i mattoni presenti, integrati all’occorrenza, mettendo in sicurezza per gli anni futuri uno degli affacci verso l’Infinito più belli e suggestivi della città. Inoltre, si è potuto intervenire sull’unico archetello in stile ghibellino rimasto, con un restauro conservativo.

Infine, sono stati predisposti cavidotti elettrici per la posa a monte e a valle di un nuovo impianto d’illuminazione che verrà istallato.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Gennaio 2018 13:49