Il nome Pintucci Cavalieri deriva dal palazzo che ne ospitava la famiglia. Pintucci Cavalieri è stata una famiglia di rilievo vissuta nell’Ottocento ma estinta nei primi anni del Novecento; le cronache ci tramandano notizie di tre personaggi : Don Pietro Pintucci, prete molto colto ed erudito della diocesi di Recanati, nato nel 1737 e morto nel 1813. Era membro di varie accademie letterarie e autore di molti documenti e testi, nella maggior parte inediti, di oratoria sacra e panegirici - quaresimali che dovrebbero essere conservati presso la Casa Leopardi. Giovanni, indicato come uno degli individui più adatti a formare il consiglio della comunità come componente del “ceto dei cittadini “ in quanto titolare di una consistenza patrimoniale di 856 scudi. Nicola, che nel 1828 fece parte di “consiglio della comunità” anche lui come componente del “ceto dei cittadini” – alias piccola borghesia”.
The name Pintucci Cavalieri derives from the building that housed the family. Pintucci Cavalieri was a prominent family who lived in the nineteenth century but died out in the early twentieth century; the chronicles hand down news of three characters: Don Pietro Pintucci, a highly educated and erudite priest of the diocese of Recanati, born in 1737 and died in 1813. He was a member of various literary academies and author of many documents and texts, mostly unpublished, of sacred and panegyric oratory - lent which should be kept at the Leopardi House. Giovanni, indicated as one of the most suitable individuals to form the community council as a member of the "class of citizens" as owner of a patrimonial consistency of 856 shields. Nicola, who in 1828 was part of the "council of the community" also as part of the "class of citizens" - that is small bourgeoisie".
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